Un
film di Frank Capra
Con
Cary Grant, Josephine Hull, Jean Adair, John
Alexander, Edward Everett Horton, James Gleason
Genere:
Commedia noir
Durata:
118 min.
Soggetto:
Joseph Kesserling
Sceneggiatura:
Julius J. Epstein, Philip J. Epstein
Fotografia:
Sol Polito
Montaggio:
Daniel Mandell
Musiche:
Max Steiner, H. R. Bishop
Scenografia:
Max Parker
Usa
1944
di
Chiara Roggino
Arsenico
e vecchi merletti, uno dei più clamorosi successi di Brodway
datato 1940. Commedia corale dai tempi calcolati ad orologeria per
una messa in scena pluriomicida orchestrata tra battere e levare ai
tasti di pianoforte, con mano leggera. L'umorismo nero del tempo non
poteva essere distillato nel migliore dei modi. Quando Frank Capra
acquistò i diritti cinematografici dell'opera di Kesserling, la
produzione ebbe modo di mettersi in moto solo alla fine del 1941.
Questa la clausola per la trasposizione filmica del dramma: attendere
l'esaurirsi delle repliche teatrali. I proventi dell'opera dovevano
mettere al sicuro, finanziariamente parlando, Capra e la sua
famiglia. Purtroppo le rendite furono pari a quelle di un maggiore
dell'esercito. Data la straripante popolarità della commedia, i
diritti d'autore furono rilasciati al cineasta solo nel 1944. Il
regista riuscì però a prelevare direttamente
dalle tavole di palcoscenico talenti quali Josephine Hull, Jean
Adair, John Alexander. Il cast originale era a sua completa
disposizione per il primo ciak. Dopo aver convocato Cary
Grant per il ruolo principale (Mortimer
Brewster), Capra ebbe modo di scegliere tra i suoi attori favoriti.
Così, aggiunti Edward Everett Horton e James Gleason, il cast fu al
completo. Tradurre spettacoli di Brodway appositamente per lo schermo
cinematografico fu sempre un ostacolo non irrilevante ad Hollywood.
Così fu per Capra: dirigere Arsenico e
vecchi merletti non si rivelò un gioco
da ragazzi. Tuttavia, come sul palco e a dispetto dei problemi
produttivi-registici e d'organizzazione , la pellicola si rivelò uno
strepitoso ed esilarante successo.
Arsenic
and old lace offre allo spettatore la
dolcezza morbosa di un omicidio servito in una tazza di camomilla.
L'essenza della storia è semplice e lineare. Mortimer Brewster (Cary
Grant), celebre critico teatrale,
rinnega le sue ferme convinzioni da scapolo incallito per sposare la
bella Elaine (Priscilla Lane).
Torna a casa dalle vecchie zie Abby e Martha (Josephine
Hull e Jean
Adair) - le più dolci vecchiette di
tutta Brooklyn - per annunciare loro l'imminente luna di miele.
Aggirandosi frenetico per il salone e spalancando cassetti e
cassettoni, è messo suo malgrado al corrente del piccolo
segreto. Ci sono undici
cadaveri sepolti nel seminterrato più un altro morto di fresco
nascosto nella cassapanca sotto la finestra. Le ziette sorridono
affabili, non comprendendo il terror panico riversato negli occhi
strabuzzanti del nipote. Melense come al solito, domandano a Mortimer
se gradisce una fetta di dolce o qualcosa da bere; nel mentre, con
pazienza ed evidente eccitazione, gli spiegano il modo in cui sono
ormai avvezze nel sopprimere uomini vecchi e soli che capitano
talora ospiti nella loro magione.
Arsenico
e vecchi merletti convince proprio per
questo: la sua completa rottura con le convenzioni. La pellicola fu
girata al termine della seconda guerra. Una realtà brutale, una
morte indicibile e concreta stavano irrompendo all'estero. Così la
commedia di Capra brillò per un merito non trascurabile: permettere
al pubblico di ridere di fatti macabri, osservando gli eventi da una
certa distanza.
Arsenic
and old lace fu un'esperienza insolita
anche per un attore del calibro di Cary Grant. La sua interpretazione
di Mortimer Brewster spicca in contrasto a qualsiasi altro carattere
interpretato addietro dall'attore di Bristol.
Mortimer è frenetico,
scardinato, un
po' fesso, avvolto com'è nel vortice di follia dell'insolita
situazione domestica in cui si viene a trovare suo malgrado. Le care
ziette sono totalmente all'oscuro circa la natura criminosa delle
loro azioni caritatevoli e misericordiose.
Poi
c'è un fratello: Teddy. Si crede il presidente Rooslvelt in persona
e corre a perdifiato su per la rampa di scale suonando la tromba ogni
volta che ha bisogno di entrare in camera sua. Per fortuna c'è anche
un altro fratello! Jonathan, pazzo criminale che si presenta in casa
nel bel mezzo del caos insieme alla sua coorte: un falso medico, tale
dottor Einstein ( interpretato con finezza tutta horror da Peter
Lorre).
Ma
la peculiarità di Casa Brewster non risiede solo nell'essere
popolata da individui a dir poco stravaganti. L'edificio non contiene
solo personaggi. La casa, poco a poco, sembra animarsi di vita
propria quasi fosse dotata di personalità o posseduta da uno
spirito: entità mutevole, malleabile, riflessiva. L'atmosfera viene
a crearsi, scena dopo scena, nel vai e vieni di personaggi che si
agitano convulsamente all'interno dell'ambiente domestico. Esso
assume pertanto un ruolo attivo e dominante nelle controversie
verificatesi negli interni. Il clima dolce
e mite
infuso nell'habitat casalingo dalle strepitose Josephine
Hull e Jean Adair,
il buio totale, protagonista delle apparizioni di Jonathan, gli
improvvisi squilli di tromba che annunciano le cavalcate di Teddy al
piano superiore. Tutto è spettacolo e la casa è nient'altro che un
grande studio cinematografico. Dietro l'illusione, al di là della
macchina da presa, l'autore mette in scena con sapiente virtuosismo
tutti i registri del comico, dal più grossolano al più raffinato.
Arsenic
and old lace: pellicola
disinibita in cui il confine tra bene e male, peccato e virtù,
umorismo e orrore, vengono annullati del tutto.
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