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giovedì 12 luglio 2012

Take shelter






Un film di Jeff Nichols
Con Michael Shannon, Jessica Chastain, Tova Stwart, Katy Mixon, Shea Whigham
Genere: Drammatico
Durata: 121 min.
Sceneggiatura: Jeff Nichols
Produzione: Grove Hill Productions, Strange Matter Films
Fotografia: Adam Stone
Montaggio: Parke Gregg
Musiche: David Wingo
Scenografia: Chad Keith
Usa 2011


di Chiara Roggino



Una vita apparentemente normale quella di Curtis La Forche. Una bella moglie ( casalinga e sarta part-time) e una figlia, Hannah ( Tova Stwart) , sorda della nascita. L'uomo lavora in un cantiere edile. Tutto bene finché il trantran quotidiano si spezza all'improvviso. Curtis ( Un Michael Shannon in stato di grazia) è assalito da incubi spaventosi: l'approssimarsi di una catastrofe naturale piovuta dal cielo, un'apocalisse con le carte in regola. Il tranquillo padre di famiglia diviene all'improvviso vittima di una spaventosa ossessione. Deve ad ogni costo rimettere in sesto il vecchio rifugio anti uragano situato nel giardino di casa... (sinossi)




Un cielo gravido di nubi, l'approssimarsi di una tempesta. Curtis la Forche lo osserva, minacciato dall'incombere di una catastrofe. Vento tra il fogliame degli alberi. Goccia dopo goccia, l'acqua piovana, scura e densa, quasi olio di motore, impasta la mano dell'uomo. Curtis si sveglia. Un incubo, null'altro.
Il 29 giugno 2012 esce nelle sale italiane “Take shelter”. Al suo terzo lungometraggio, Jeff Nichols, autore di talento visivo purissimo, conduce per mano lo spettatore in una realtà allucinatoria, dove sogno e realtà paiono confondersi, mescolandosi l'un l'altro. Il film ha fatto parte della selezione ufficiale del Sundance Film Festival 2011 per essere successivamente presentato al Festival di Cannes 2011 nella sezione Settimana Internazionale della Critica aggiudicandosi il Gran Premio e altri premi collaterali.
Un argomento di scottante attualità quello di “Take shelter”. Il male di vivere, l'ansia dell'uomo contemporaneo per una fine del mondo che sembra approssimarsi alla velocità della luce (“Ho paura che possa accadere qualcosa”, dirà Curtis). Presagi allucinatori quelli di La Forche. Uccelli sparpagliati nel cielo, quasi a formare una strana nube che pare di insetti, forse cavallette ( Evidente l'associazione con una delle sette piaghe d'Egitto). Curtis è ossessionato dalla volontà di salvarsi, di salvare la propria famiglia ( Lotta per la conservazione della specie umana?). L'uomo, consapevole del proprio disagio psichico, teme di aver ereditato una qual forma di disturbo schizofrenico da parte materna ( La donna, da anni, è internata in una casa di cura). Nel suo rapido precipitare in una lucida follia, La Forche è terrorizzato dall'idea di dover abbandonare la famiglia così come fece la madre un giorno, quando lui e il fratello erano ancora ragazzi. La moglie Samantha ( Un'intensa Jessica Chastain) farà di tutto pur di salvare il suo uomo.
Nichols intreccia una storia in cui si susseguono, implacabili, incubi spaventosi, uno dopo l'altro, senza tregua. Tra le tante, rimarrà impressa nella mente dello spettatore una scena in particolare: uccelli che si avventano in picchiata su padre e figlia per poi cadere a terra, morti, esanimi, uno dopo l'altro.