Un
film di Jeff
Nichols
Con
Michael Shannon, Jessica Chastain, Tova Stwart, Katy Mixon, Shea
Whigham
Genere:
Drammatico
Durata:
121 min.
Sceneggiatura:
Jeff Nichols
Produzione:
Grove Hill Productions, Strange Matter Films
Fotografia:
Adam Stone
Montaggio:
Parke Gregg
Musiche:
David Wingo
Scenografia:
Chad Keith
Usa
2011
di
Chiara Roggino
Una
vita apparentemente normale quella di Curtis La Forche. Una bella
moglie ( casalinga e sarta part-time) e una figlia, Hannah
( Tova
Stwart)
,
sorda della nascita. L'uomo lavora in un cantiere edile. Tutto bene
finché il trantran quotidiano si spezza all'improvviso. Curtis ( Un
Michael
Shannon
in stato di grazia) è assalito da incubi spaventosi: l'approssimarsi
di una catastrofe naturale piovuta dal cielo, un'apocalisse con le
carte in regola. Il tranquillo padre di famiglia diviene
all'improvviso vittima di una spaventosa ossessione. Deve ad ogni
costo rimettere in sesto il vecchio rifugio anti uragano situato nel
giardino di casa... (sinossi)
Un
cielo gravido di nubi, l'approssimarsi di una tempesta. Curtis la
Forche lo osserva, minacciato dall'incombere di una catastrofe. Vento
tra il fogliame degli alberi. Goccia dopo goccia, l'acqua piovana,
scura e densa, quasi olio di motore, impasta la mano dell'uomo.
Curtis si sveglia. Un incubo, null'altro.
Il
29 giugno 2012 esce nelle sale italiane “Take
shelter”.
Al suo terzo lungometraggio, Jeff
Nichols, autore
di talento visivo purissimo,
conduce per mano lo spettatore in una realtà allucinatoria, dove
sogno e realtà paiono confondersi, mescolandosi l'un l'altro. Il
film ha fatto parte della selezione ufficiale del Sundance Film
Festival 2011 per essere successivamente presentato al Festival di
Cannes 2011 nella sezione Settimana Internazionale della Critica
aggiudicandosi il Gran Premio e altri premi collaterali.
Un
argomento di scottante attualità quello di “Take shelter”. Il
male di vivere, l'ansia dell'uomo contemporaneo per una fine del
mondo che sembra approssimarsi alla velocità della luce (“Ho
paura che possa accadere qualcosa”,
dirà Curtis). Presagi allucinatori quelli di La Forche. Uccelli
sparpagliati nel cielo, quasi a formare una strana nube che pare di
insetti, forse cavallette ( Evidente l'associazione con una delle
sette piaghe d'Egitto). Curtis è ossessionato dalla volontà di
salvarsi, di salvare la propria famiglia ( Lotta per la conservazione
della specie umana?). L'uomo, consapevole del proprio disagio
psichico, teme di aver ereditato una qual forma di disturbo
schizofrenico da parte materna ( La donna, da anni, è internata in
una casa di cura). Nel suo rapido precipitare in una lucida follia,
La Forche è terrorizzato dall'idea di dover abbandonare la famiglia
così come fece la madre un giorno, quando lui e il fratello erano
ancora ragazzi. La moglie Samantha ( Un'intensa Jessica
Chastain)
farà di tutto pur di salvare il suo uomo.
Nichols
intreccia una storia in cui si susseguono, implacabili, incubi
spaventosi, uno dopo l'altro, senza tregua. Tra le tante, rimarrà
impressa nella mente dello spettatore una scena in particolare:
uccelli che si avventano in picchiata su padre e figlia per poi
cadere a terra, morti, esanimi, uno dopo l'altro.
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