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lunedì 10 settembre 2012

Cherchez Hortance




Diari veneziani: 69ª Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia


Un film di Pascal Bonitzer
Con Kristin Scott Thomas, Isabelle Carré, Claude Rich, Jean-Pierre Bacri
Durata: 110 min.
Sceneggiatura: Pascal Bonitzer
Fotografia: Romain Winding
Montaggio: Elise Fievet
Scenografia: Emmanuel De Chauvigny
Musica: Aleksej Aigi
Produzione: SBS Productions
Francia 2012


di Chiara Roggino


Prove in corso in teatro. Sulle tavole del palcoscenico si allestisce Il monaco nero di Anton Čechov. Seduta in prima fila, in platea, una donna discute a mezza voce con quello che pare essere il suo assistente: Iva, regista, melodrammatica nella vita e nell'arte. La donna ha un marito, Damien (Jean-Pierre Bacri), docente universitario di Storia Cinese. Tutte le mattine il medesimo rituale. L'uomo, il capo poggiato sul guanciale, spegne la sveglia. Poi allunga il braccio verso l'altra metà del letto a trovare il corpo caldo e complice di una compagna, di una moglie. Inutile tentativo: lei non c'è. L'appartamento dove vive pare vuoto, non vissuto. Damien si aggira solo per le stanze. È lui a badare alla casa e al figlioletto Noé, ragazzino sveglio, occhialuto, spesso crudele e cinico per via di un rapporto ambivalente con il padre, amato e disprezzato a un tempo. Damien è il pilastro fondante della famiglia, Iva, quasi accessoria. 

Pascal Bonitzer è sceneggiatore e regista di Cherchez Hortense, sua opera numero sei dietro alla macchina da presa. Bonitzer si è occupato di critica cinematografica per vent'anni (dal 1969 al 1989), collaborando a tempo pieno per i prestigiosi «Cahiers du Cinéma», anche dopo il suo debutto come sceneggiatore (prima) e regista (dopo). Sceneggiatore cerebrale a sprazzi, ha raggiunto l'apice di autentica ispirazione confrontandosi con il talento di Jacques Rivette per cui scrive La bella scontrosa e i due episodi del "kolossal d'autore" Giovanna D'Arco. In qualità di cineasta opera fondendo la pellicola d'autore in opere sofisticate, quali Rien sur Robert (1999) e Petites coupures (2002), mai distribuiti in Italia, collaborando con attori del calibro di Daniel Auteuil, Emanuelle Devos, Ludivine Seigner e Pierre Arditi. In Cherchez Hortense viene a consolidarsi il rapporto professionale con Kristin Scott Thomas, già diretta in Petites coupures.

Chi è Hortense? Non una donna, ma un uomo politico, personaggio influente che risponde al nome di Henri (Hortance). Quando il fratello di Iva si prodiga presso lei per venire incontro a un'amica della nuova compagna, Damien viene caricato di una pesante zavorra: chiedere aiuto al padre, celebre funzionario di stato, per venire incontro a Zorica (Aurore), giovane serbo-montenegrina che vive in clandestinità nella capitale francese. Un rapporto più che conflittuale quello tra padre e figlio: il ritrovarsi condurrà il protagonista allo sbaraglio, risucchiato in un vortice senza fondo.

 

 

 

 

Bonitzer rivela doti da cineasta di prima classe. Cherchez Hortense è un'opera girata sul filo del trapezio, perennemente in bilico tra dramma e commedia brillante. Dialoghi efficaci, scritti con cura: praticamente perfetti gli scambi di battute tra Damien e Iva all'interno dell'appartamento domestico, sorta di teatro da camera in interni in cui la regista in carriera (una strepitosa Scott Thomas) si rivela pervasa di egoismo. Donna che vive in un mondo impenetrabile, e che rifiuta di condividere con il marito ("Il teatro è il mio spazio, il mio mondo").

 

 

 

 

Eccellente la prova d'attore di Jean-Pierre Bacri, per una volta in franchigia dal cinema della compagna di vita e di set Agnès Jaoui. Cammineremo passo passo a fianco di un protagonista attanagliato dal tormento, perennemente abbigliato di un cappotto nero, lugubre. La scoperta dell'esistenza di Zorica e il successivo innamoramento per la giovane spalancheranno all'uomo un raggio di luce inaspettato. Foglie gialle mosse dal vento, alberi d'autunno. Una fermata ferroviaria sperduta nella campagna francese. La coppia si avvia lenta lontano dai binari. Da lontano un uomo cinese osserva la scena con attenzione mentre nubi di fumo fuoriescono dalla sigaretta che trattiene tra le labbra.